domingo, 12 de julio de 2015




Editorial de Traditio por E.Toti

El día 11 del corriente se efectuó el traslado de la estatua del marino italiano que vislumbró el nuevo mundo, aquel que hoy es criticado con el facilismo que otorga juzgar desde la época histórica presente.
Su lugar lo ocupará la estatua de Juana Azurduy en un probable intento de reparación simbólica a los pueblos originarios en el que se olvidarían del respeto por el patrimonio histórico-monumental de la ciudad y de la comunidad italiana.
No tenemos certeza sobre que motiva este traslado aunque si ideas, pero la imagen lo dice todo: Colón se va trasladado en un camión pero como buen italiano orgulloso se va con dignidad, se va de pie.

Citamos a continuación el articulo de mi autoría que fuera publicado en Viva il Re Magazine el 3 de junio de 2013

LA STATUA DI CRISTOFORO COLOMBO A BUENOS AIRES

 In questi giorni si fa un gran parlare sulla destinazione riservata alla statua dedicata a Cristoforo Colombo che fa bella mostra di se nella capitale argentina, collocata dietro alla Casa Rosada.
Il nostro Delegato per l’Argentina dott. E.TOTI, in proposito ci  scrive:
“””Nel marzo 2013 il Governo argentino ha annunciato  che era sua intenzione sostituire la statua dedicata a Cristoforo Colombo con quella intitolata a Giovanna Azurduy, donata all’Argentina dal Governo della Bolivia. Nell’occasione il Governo argentino ha fatto conoscere che la statua di Cristoforo Colombo avrebbe trovato una nuova collocazione nella città di Mar della Plata.
L’idea del Governo è quella di compensare i popoli nativi dell’America latina, a danno del simbolo “Cristoforo Colombo” che rappresenta una diversa realtà storico-culturale.
Ciò che la Presidente Cristina Fernandez de Kirchner dimentica, è che questo monumento fa parte del patrimonio storico della Città di Buenos Aires e non del Governo nazionale,e mentre offre questa “compensazione” simbolica ai popoli nativi, da mesi continua la selvaggia repressione nei confronti degli aborigeni Quom nella provincia di Formosa. Ma il Governo non ascolta!
Tenuto conto di questa incongruenza, molte organizzazioni hanno preso posizione contro il Governo nazionale per sostenere la conservazione del patrimonio storico-culturale ed in particolare quelle delle comunità italiane presenti in Argentina a sostegno della figura di Cristoforo Colombo, oggi attaccata dal revisionismo storico.
Mentre i media vedono tutto questo come una lotta tra il Governo nazionale e la città di Buenos Aires, nella realtà nessuno lo dice ma,si vuole cancellare la figura di Cristoforo Colombo. Non è la prima volta che il Governo argentino vuole “modificare” qualcosa della Storia e, sicuramente, non sarà l’ultima, solo che questa volta, anche cronologicamente, è andato fuori tempo.”””
Allo scritto del nostro Delegato Toti, desidero aggiungere la notizia che gli italiani hanno cucito un tricolore lungo 40 metri avvolgendo la cancellata che protegge il monumento, come se la bandiera italiana creasse un muro di cinta.
L’ex senatore italiano Luigi Pallaro ha dichiarato: “Il Viale degli Italiani è il più bello della città. Potrebbe stare lì con il Leone di Venezia e Vittorio Emanuele”.
Alla comunità italiana di Buenos Aires, tramite i nostri rappresentati di ”Rinnovamento nella Tradizione”presenti sul posto, formuliamo il nostro sostegno alla loro iniziativa tesa a  contrastare lo svilimento storico-culturale in atto in Argentina. L’Italia regalò la statua all’Argentina nel 1921. Va, infine, ricordato che Juana Arzuduy è stata una eroina dell’indipendenza dell’Alto Perù, oggi Bolivia,  deceduta nel 1862 nel grado di colonnello dell’esercito della Bolivia e stata promossa generale dopo la morte.
Giovanni Ruzzier 
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Foto : Cortesia del album de P.Baliña via la Junta de Estudios Históricos de la Recoleta 

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